lunedì 28 novembre 2011

Le Tasse in Italia

Interessante articolo su IES, giornale di confindustria Arezzo Siena Grosseto.

Molto chiara la lettura del passaggio sulla Patrimoniale, un sistema di prelievo contrario al sistema economico di libera impresa su cui è impostato l'occidente da lungo tempo.

Inutile commentare le % e quanto scarsa sia stata la performance dello Stato Italia negli ultimi 50 anni, continuando sistematicamente ad aumentare il debito e a mettere le mani nelle tasche dei privati.

il contratto di lavoro va rivoluzionato

Proprio continuo a non capire il contratto di lavoro dipendente.

 

Parto da un concetto: la crisi non è solo finanziaria ma di sistema. Non è solo negli Usa ma in tutto il mondo. Non è solo nella zona euro o nei bond italiani. C’è dell’altro. E’ il risultato di 50 anni di ‘sistema moderno’. Siamo umili, mettiamo tutto in discussione.

 

Economia attuale: surplus di produzione, la capacità produttiva è molto superiore a quello che viene consumato, crisi o non crisi. Quindi le forniture sono precarie. Questa parola sfruttata e abusata viene associata al contratto di lavoro, ci si sbaglia. È il mercato che è precario. Chi consuma può cambiare fornitore molto facilmente, perche c’è tutto di tutto e ce n’è troppo a disposizione. Se ci si mette dentro la finanza, quella è iper volatile, ancora piu precaria!

 

Mi ricordo un  concetto di diritto privato che mi piacque moltissimo all’università: non si può fare un contratto infinito nel tempo, perche si blocca il divenire economico e sociale. Non ricordo l’articolo del cod civ, mi ricordo il concetto. Il fatto di non poter creare accordi a tempo infinito è incredibile intelligentissimo, super sensato... perche la società e l’economia devono evolvere.

 

Anni fa si producevano macchine da scrivere, telefoni con la cornetta, oggi servono servizi web formazione su come usarli. Voglio dire il ciclo economico deve crescere, evolvere e necessariamente cambiare. La stasi è controproducente. Prevederla, impostarla, deciderla prima è ancora peggio! (ma ogni giorno lo si fa con un contratto di lavoro inventato 50 anni fa e, si vedano i risultati, sbagliato).

 

Dunque il contratto di lavoro ‘a tempo indeterminato’ che senso ha? Sia per il nobile concetto teorico, sia per il vile altalenante futuro economico, che senso ha un contratto a tempo indeterminato?

 

Ecco la mia proposta:

-          Il contratto di lavoro si fa per legge a scadenza, diciamo 1, 3, 5 o 10 anni.

-          Piu breve è il contratto, maggiore è la paga mensile.

-          Necessariamente deve esserci una parte variabile basata su risultati, che influsica minimo per il 30%, oltre la paga

-          Il 10% della paga è un voucher spendibile in formazione.

 

Questa volatilità manterrà dinamico il mercato del lavoro, passerà veramente il potere dal datore di lavoro al lavoratore, indurrà il lavoratore a chiedersi cosa succede fra tre, cinque, dieci anni al mondo, e a prepararsi.

 

Oggi un lavoratore può dimettersi in qualsiasi momento, creando grosso danno al datore di lavoro che sulla persona magari ha investito o su cui contava per organizzare certe cose. Invece al contrario guai, non si può fare. Io invece credo che datore di lavoro e lavoratore debbano siglare un accordo di ‘collaborazione’ che non può uscire dalle 4 regole su elencate. Se il datore di lavoro vuol chiuderlo prima, paga subito 1 anno di stipendio. Se il lavoratore vuol chiuderlo prima, paga lui il 33% di 1 anno di stipendio al datore.

 

È una rivoluzione. In tanti direte sono pazzo e sono il solito imprenditore. No. Qui scrivo commentando la situazione economica che vedo, cercando di capire il problema vero, quello di fondo.

 

 

 

venerdì 25 novembre 2011

Nigel Farage al Parlamento Europeo

Questo discorso è ormai piuttosto famoso anche se non ha guadagnato sufficiente visibilità in Tv. Vengono dubbi circa un obiettivo tedesco di controllo dell'europa, confermato dai nuovi dinieghi agli eurobond che continuano ad arrivare da Berlino. I tedeschi economicamente ed eticamente sono i migliori europei sulla piazza, sono il motore del sistema e giocano bene le loro carte, girando a loro vantaggio la contingenza della crisi. Uscite volontarie dall'euro dei paesi periferici Italia inclusa sono da scongiurare per i paesi stessi, troppi ancora i benefici dall'appartenenza. Piu credibili sarebbero espulsioni, come quella che andava servita alla Grecia al inizio dello scandalo _ la Grecia va male non perche l'economia sia debole, ma perche hanno manomesso i bilanci. Se lo faccio in azienda, vado diretto in galera.

Da non intendere assolutamente come difesa dell'ultimo governo italiano, ma solo come critica verso l'eccessiva "influenza" franco-tedesca all'interno dell'UE....chissà?

Attività al Parlamento Europeo

Le battaglie di Nigel Farage sono in difesa delle sovranità nazionali. Il 18 novembre 2011 ha denunciato, al parlamento europeo, [5] ciò che ritiene essere il ribaltamento dei governi italiano e greco, per instaurare "Puppet Government", cioè governi fantoccio, accusando, tra gli altri il Presidente del Consiglio Europeo Herman Van Rompuy di non essere mai stato eletto per rappresentare 500 milioni di persone. Farage è anche attivo nel denunciare le modalità attuative del Trattato di Lisbona che non hanno visto coinvolti direttamente i popoli europei.

 

^ Video della denuncia di Farage al Parlamento europeo: http://www.youtube.com/watch?v=v-vgp0g42xI

 

mercoledì 23 novembre 2011

Cronaca di un Ingegnere Indignato

Pubblico una email che gira da un po, purtroppo la PA non è il mezzo con cui lo Stato dimostra l'eccellenza o funge da esempio per l'imprenditoria privata.

Non ho cambiato alcuna parte del testo, ne eliminato i commenti. Personalmente sono in disaccordo con qualche passaggio.

*Cronaca di un Ingegnere Indignato *

Dopo averla pubblicata su Facebook e aver letto i commenti di molti fan,
desideriamo proporre una nota pubblicata da un nostro lettore che si firma
"Ingegnere Indignato" e che rappresenta in pieno la situazione del
professionista italiano.

*"Lavoravo a temp. ind. per un grosso studio con filiali estere (930 Euro
netti!) : si è cominciato a costringere i dipendenti a diventare P.Iva. Per
paura e bisogno hanno "accettato" tutti. Quando si è arrivati a me (ormai
noto accanito oppositore di questa politica), eravamo già sotto i 15
dipendenti. Mi è arrivata direttamente la lettera di licenziamento. Fare
causa? Qui in Italia? Spese sicure, tempi incerti e legislazione contraria.
Ma lo studio ora ha decine e decine di professionisti schiavi (senza ferie,
malattie, orari, diritti, eternamente precari e ricattabili e sottopagati)
che in questo paese si chiamano consulenti.
Aperta la P.iva, dopo essermi nauseato per le schifezze della P.A. (non ho
"amici" e non tollero le viscide richieste di mazzette da parte di
"intermediari" delle municipalizzate) ma anche di molti privati vogliono
solo un copia-incolla a basso costo per un F.V. giusto per avere
l'incentivo, ho lavorato in uno dei mille subappalti per il Ponte. Dal
general contractor fin giù al cantiere il fiume di soldi si perde in mille
rivoli. Chi è sul campo vede solo le gocce. Anche qui, o ti adegui allo
sfruttamento o ce ne sono altri mille pronti al posto tuo. Cerco di far
rispettare le specifiche e le norme di sicurezza, insomma di essere
professionale e corretto, mi si accusa di rallentare la produttività. Non
si vogliono spendere soldi per il minimo di attrezzature adeguate e d.p.i.;
si deve andare al risparmio spinto ma bisogna rispettare il crono-programma
perché Eurolink, Stretto di M. e Parsons stanno col fiato sul collo. Mi
adeguo : devo chiudere più di un occhio su molte cose, troppe cose e che
Dio ci protegga. POS e PSC & C. servono solo per i controlli istituzionali,
a portata di mano come pezzi di carta di appoggio. Gli operai non
aspettavano altro. Libertinaggio quasi totale con la scusa della
produttività, peraltro quasi mai raggiunta vista l'inadeguatezza
tecnologica dei mezzi (e dei lavoratori). La qualità dei risultati ve la
lascio immaginare, ma bisogna riempire le tabelle dei report comunque con
numeri plausibili o partono penali. Dalla qualità di questo "prodotto"
dipendono le scelte future dell'opera (!). Quando arrivano i controlli sul
campo e giustamente vengono rilevate varie irregolarità, secondo voi a chi
danno la colpa? E chi è che fa queste magre figure di m..... in mezzo alla
strada dopo tanti anni di studi e sacrifici? Lo scarica barile arriva su di
me, responsabile ma senza poteri, capro espiatorio se le cose vanno male.
Io, che non posso neanche obbligare a mettere il casco perché tanto gli
operai ascoltano solo le "minacce" di chi li paga. Io posso essere
sostituito in qualunque momento, mentre gli operai sono specializzati ed
hanno il coltello dalla parte del manico. La loro busta paga arriva
regolare ogni mese e vengo pure preso in giro perché ancora dopo mesi non
ho visto una lira. "Ingegnere" è diventato uno scherno, anche in pubblico.
Dopo aver assistito ad un gravissimo incidente fortunatamente senza gravi
conseguenze, la misura è colma. Al diavolo il curriculum, l'esperienza,
ecc., voglio rimanere vivo e magari non menomato o ridotto ad un vegetale.
Assicurazione? Argomento tabù, non si sa a carico di chi, sono un
"consulente". La legge stabilisce come stanno le cose, ma anche volendo io
tutelarmi indipendentemente, come faccio se non mi pagano da mesi? E poi a
che se serve, quale assicurazione ti paga se non lavori in sicurezza? Com'è
finita: mai preso un euro dopo mesi e mesi di lavoro, spese per fare causa,
tempo perso fra avvocati e commercialista, tasse&contributi da pagare
comunque su un reddito dichiarato ma non percepito, benzina e pranzi che ho
pagato io, Inarcassa, Equitalia, un anno di età in più sul C.V.,
nervosismo, depressione, rabbia e disperazione. Per il semplice fatto di
aver aperto la P.Iva e cercato lavoro, mi trovo sommerso di debiti e il
fegato trasudante di bile.
Quindi, per non impazzire, mi sono tirato fuori ; rientro in tutte le
statistiche che leggete sui giornali: nel 29% di disocc. giovanile al Sud,
nei milioni che non studiano e non lavorano, in quelli che dopo i trenta
vivono ancora con i genitori, in quelli che non si sposano, che non fanno
figli, che non vanno in vacanza, che chiedono un mutuo e non glielo danno.
Come provi a muoverti, ti arrivano solo tasse, spese, bollettini,
adempimenti, certificati. E' sbagliato, lo so. Non si può ragionare così,
lo so. Ma da ingegnere ci si deve porre sempre nelle peggiori condizioni
per progettare, forse anche la propria vita. In questo momento ed in questo
paese, le condizioni sono queste : se vuoi essere onesto, corretto,
scrupoloso, responsabile, ligio ai doveri ed alla propria coscienza, non
puoi fare questo lavoro da libero professionista. Oppure fai il nero, usi
programmi pirata, copia-incolla di progetti e D.V.R., prezzi da fame,
giochi con la sicurezza delle persone e delle cose e calpesti la tua
dignità ogni giorno. Non c'è indennità di disoccupazione, non c'è malattia,
maternità, cure parentali, non c'è nessuna tutela dei crediti e dei
diritti. Solo doveri, infinite responsabilità, adempimenti e certificazioni
e obblighi. E pagare, pagare sempre. Pagare per formarti, per iscriverti,
per cancellarti, per sospendere, per riprendere, per certificare, per
assicurare il lavoro, la vita, il reddito. Su un anno, fino a giugno
inoltrato lavori per lo stato. Oltre la metà del tempo. E con il resto ci
dovresti vivere senza la sicurezza di una tariffa professionale? Con lo
stato che ti paga quando vuole lui, dopo averti chiesto il ribasso, e che
quando vuole i soldi ti da scadenze strettissime e che non gli frega niente
se ti hanno pagato o meno? Io non ci sto. Aspetto a mie spese che passi la
nottata. Almeno ci guadagno in salute. L'europa ci dissanguerà, con gli
interessi dello spread già ci siamo mangiati le recenti manovre. Le
equazioni di stato di universitaria memoria pare che non funzionino in
questo sistema economico. Pur essendo il pianeta Terra un sistema chiuso ci
continuano a dire che dobbiamo crescere all'infinito. Siamo in pieno
asintoto secondo me. Dobbiamo lavorare sempre e sempre di più per ottenere
un piccolo, sempre più piccolo risultato. Chiudo qui. Scusate lo sfogo, mi
sono dilungato ed ho divagato. Il fatto è che sono inferocito.
Probabilmente parlano per me le emozioni di cui sono preda mentre vedo le
terribili immagini dell'alluvione in Liguria. E mentre penso che ancora nel
2011 in Italia per la pioggia c'è troppa, troppa gente che muore, mi
martellano nella testa le parole di quei ministri che continuano a dire
fermi come muli che opere come il ponte o peggio la Tav, siano di
"interesse strategico nazionale". Delle frane e delle alluvioni ormai
ricorrenti, dell'erosione delle coste, del dissesto idrogeologico, delle
criticità sismiche e dei morti continua, strategicamente e nazionalmente, a
non interessare niente a nessuno di loro."*

Delle varie risposte dei fan Facebook, ne segnaliamo qualcuna.
*Alessandro *: Anche io ho lavorato in uno studio tecnico per 11 anni, di
cui il primo, ho lavorato gratis. Contratto a tempo indeterminato. Busta
paga rimasta bloccata per tutti quegli anni, a 1.100 euro. Dopo i primi 4
anni, il Kapo mi costrinse alle dimissioni per poi riassumermi dopo 15
giorni, in modo da azzerare, scatti di anzianità e quant'altro. (Il Kapo è
un ingegnere dirigente del partito comunista e poi diessino a Manfredonia.
Lui ha iniziato la carriera come professore delle superiori, andando a
firmare la presenza a scuola per poi andare subito dopo, in Comune o sui
cantieri, a svolgere la libera professione. Per nn avere seccature,
promuoveva tutti gli alunni. A 40 anni ovviamente và in pensione. . .
quella che gli stiamo versando noi ). I lavori più importanti sono arrivati
dal partito....uno di certo da un' Onorevole. Mi consegnava ogni mese,
l'assegno dello stipendio; lo dovevo riscuotere e poi dovevo restituirgli
400 euro in mano. In pratica mi pagava 700 euro al mese. In studio c'era un
solo collega; entrambi abbiamo lavorato sui cantieri piu importanti della
provincia. L'ing ora è plurimilionario.Tre anni fà, la figlia del Kapo si è
laureata in ingegneria ed è entrata nello studio. Lo stesso anno, sono
stato licenziato.....nonostante l'animale sapesse che sono padre di una
bimba piccola la cui mamma non lavora. ......ho 43 anni.

*Valeria*: Condivido in pieno lo sfogo......la situazione è veramente
brutta....le responsabilità sono tante....tutele nessuna....sacrifici non
commisurati al guadagno....paghe misere......ma chi ce lo fa fare????Me lo
chiedo sempre più spesso......e noi saremmo la casta dei privilegiati da
demolire????Ma complimenti......complimenti veramente....

*Bettina*: confermo tutto in pieno....mi sono licenziata da uno studio in
preda allo schifo e ora insegno....addio architettura!

*Giuli*: è tutto così vero che mi fa rabbia. Mi sembra di leggere una
pagina del mio diario....e la cosa è deprimente.....perchè vuol dire che
quello che ho sempre pensato è la realtà: ci hanno consegnato un mondo dove
chi vuole solo essere PROFESSIONALE non trova posto....e non solo.....viene
deriso per questo. Purtroppo io,in sintonia con mio marito e collega ,
nella mia ingenuità, non ho optato nemmeno per l'insegnamento perchè
pensavo che avrei mal praticato sia l'una che l'altra professione. CHE
STUPIDI!!!

domenica 20 novembre 2011

la cassiera, il viaggiatore e la cardiologa

A tre anni dall’inizio della crisi la situazione non accenna a migliorare. I problemi economico e finanziari imperversano e ciascuno di noi dovrebbe cercare di capire cosa può egli fare per migliorare la situazione, o almeno capire se il problema sia puramente finanziario e dunque risolvibile con qualche anno di austerità o se ci sia dell’altro sotto. Non si potrà mica progettare i prossimi 50 anni d’Italia gridando ‘governo ladro’?

 

Rientro da un viaggio negli Usa dove in qualsiasi negozio si viene congedati da un sincero ‘have a good day’.

In Italia la situazione è ben diversa. Facce tristi, gente nervosa, serpeggia il  malumore e la maleducazione, cresce ahinoi la cultura del furbo e di fregare il prossimo.

 

Cassiera.

Supermercato di Castelnuovo di Subbiano. Mi ritrovo alla cassa per pagare due bottiglie di vino dato che sono ospite a cena da un amico. Sono quasi le 20, due cassiere molto giovani stanno parlando tra se, a costo di rallentare la procedura di pagamento. Di che parlano? Hanno ciascuna un contratto di lavoro che scade di li a 2 o 3 settimane; a quell’età vivono di sicuro dai genitori, secondo me gia sono molto fortunate. Non è che si appassionano al lavoro o semplicemente a se stesse magari tentando di seminare buone referenze e  un futuro di correttezza con il datore di lavoro o, perche no, regalare un sorriso a chi paga lo scontrino e quindi paga loro lo stipendio.

Queste due vergogne stanno parlando di lasciare il posto di lavoro dal sabato subito successivo, senza preavviso. Immagino creando problemi a chi dovrà organizzare l’impegnativo sabato.

Una di loro è scettica sulla mossa e l’altra insiste: ‘e che non si azzardino a menarla sennò gli mando i sindacati e poi vedono’.

Ci si rende conto? Questa è la cultura seminata alla gente che è l’Italia di fra 10 20 30 anni, tutto dovuto, zero impegno, tanto ci sono i sindacati. Bravi sindacati, insegnate questo facendo sistematicamente negazione e diritti a tutti e la parola doveri, dov’è?

 

Viaggiatore.

Aeroporto di Firenze Peretola, lunedi 14 novembre ore 8.30 circa.

Sono in anticipo per il mio volo, faccio per entrare al parcheggio, c’è la coda. Il parcheggio è pieno quindi la sbarra si apre una macchina alla volta, non appena una macchina esce. La coda è una strada di circa 30 metri  larga poco piu di un’auto e confinata da marciapiedi, quindi ci sono circa 6 automobili imbottigliate. Io sono la settimana / ottava auto in coda, la prima di quelle che volendo può uscire dalla coda. Chiudo la macchina vado alla centrale del parcheggio a verificare che non ci sia un guasto tecnico.

Nel frattempo due auto escono dal parcheggio, io non me ne rendo conto, e due auto entrano. Chi era dietro di me in coda, non è che mi aspetta, no. Mi fregano il posto in due. Torno verso la macchina e c’è una Mondeo e una Serie3 davanti a me che prima avevo dietro. Chiedo a quello della Mondeo di farmi passare che mi ha fregato il posto. Il tipo mi aggredisce verbalmente, il creatore di casini sono io. Roba da non credere.

Nel frattempo una persona nella coda imbottigliata sta per perdere l’aereo, vuole uscire per mettere l’auto in un altro park quindi chiede alle auto di andare indietro. Gentilezza vuole che si faccia retromarcia. Quello della Serie3 si rifiuta. Paradossale! È chiuso in macchina impassibile c’è da gridargli denuncia per sequestro e mostargli il telefonino che chiama il 112 per fargli fare retromarcia. Perchè non volesse spostarsi è incapibile.

Maleducati, arroganti, senza futuro, l’Italia cosi andrà a rotoli, ma che gente siamo?

 

Cardiologa.

Visita di routine dal cardiologo, ospedale San Donato di Arezzo, sabato 12 novembre. Tutto in orario, l’infermiera prepara mia moglie e arriva la cardiologa. Una signora sui 35/40, gentilissima. Mette a suo agio mi moglie, spiega un bel po di cose, fa anche due chiacchiere su figli e amici con figli, per scaldare l’atmosfera. Suggerisce all’infermiera di andarsene a casa, migliorando il suo sabato e risparmiando costi alla ASL, insistendo che sarà lei cardiologa a spegnere il macchinario e sistemare i fili. Bravissima. Brava brava brava. Cosi si fa: regala gentilezza e sorrisi, e l’Italia andrà meglio.

 

 

venerdì 11 novembre 2011

Alti costi della politica italiana

E’ con rammarico che mi imbattei in questo articolo del Sole24Ore, testata sempre attenta nel diffondere informazioni complete e vere.

 

http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2011-07-02/casa-bianca-svela-stipendi-182601.shtml?uuid=Aa0j0pkD

 

La Casa Bianca svela gli stipendi dei dipendenti: i più retribuiti prendono 172mila dollari. Obama ne guadagna 400mila

 

Lavorando per la Casa Bianca si acquista una notorietà mondiale ma non ci si arricchisce di certo. Lo stipendio massimo dei collaboratori più stretti di Barack Obama arriva a 172.200 dollari lordi (118.500 euro) e sono solo 21 a guadagnare questa somma. Fra loro vi sono il l'autore dei discorsi del presidente, Jon Favreau, il consigliera Valerie Jarrett e il capo dello staff William Daley, ex sindaco di Chicago.

A dare la notizia è stata la stessa Casa Bianca, che ieri ha reso pubblico sul suo sito l'elenco degli stipendi ricevuti da ogni suo dipendente. Una nota sottolinea che dall'arrivo di Obama al 1.600 di Pennsylvania Avenue nessun compenso è stato aumentato. Lo stesso vale per lo stesso Obama, il cui stipendio è fissato per legge, che guadagna 400mila dollari annui (275.000 euro). Molto meno di quando era senatore e scriveva libri di successo.

 

 

giovedì 10 novembre 2011

Spread sui titoli di stato

Negli ultimi giorni ci inondano di notizie finanziarie, come se fosse facile capirle davvero. Vorrei chiarire alcuni punti:

-          Uno stato emette titoli (detti di stato, appunto) per finanziarie le proprie attività. Proprio come una azienda uno stato ha un flusso di cassa che permette di rimborsare il capitale e gli interessi sul medesimo,  e ha capitale, a garanzia del rimborso di tali titoli

-          Il mercato finanziario acquista tali titoli ad un prezzo piu basso o piu alto a seconda della minor o maggior fiducia. Il ‘mercato finanziario’ non è una istituzione o una persona, ma è la somma del comportamento imprenditoriale di chi investe, quindi fuori controllo.

-          Nell’asta di ieri l’Italia si è vista comprare titoli ad un prezzo cosi basso che la obbligherà dunque a dare il 7.5% annuo di interesse annuo

-          Qualcuno dice che il 7,1% è il punto di non ritorno, da li le cose peggiorano e basta (Barclay’s), chissa perche.

-          Questi titoli erano a breve termine. I titoli a lungo termine hanno un prezzo maggiore, dunque minor rendimento. Alcuni dicono che questo è segno di mancanza di fiducia in Berlusconi. Per me è ovvio che sia la mancanza di fiducia nel sistema paese in cui non c’è flessibilità di lavoro, in cui la politica costa troppo, in cui le forze garantiste hanno troppo potere, in cui un processo dura 10 anni, in cui le scuole non hanno soldi per formare i cervelli del futuro etc...

-          Negli anni ’90, l’Italia piazzava titoli al 12% di rendimento

-          L’Italia si finanzia in totale con 1600 miliardi di titoli su cui paga un rendimento medio del 4,5% (Carlo Aloisio su RadioUno)

-          Questo dimostra i vantaggi di ‘essere nell’Euro’

-          E’ in corso una campagna mediatica su temi difficili da capire. Berlusconi se ne andrà, ma i problemi NON finiranno.

-          È in corso una speculazione sull’Italia e non solo

-          Non è per l’asta di uno o due mesi che il paese va al tracollo.

Il paese va al tracollo in mancanza delle misure permanenti per renderlo etico e moderno.

 

L’imprenditore Giulio Melani (sul Corriere della Sera e su RadioUno, http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=9294) invita gli Italiani a comprare privatamente i titoli in emissione in questio giorni, per psuntare un buon 6/7% di rendimento. Sono d’accordo con lui, anche perche l’Italia è un ‘vero’ sistema economico (non come Irlanda, Grecia, ma anche Spagna) ed è difficile vederla andare in default. E se ci andasse, i problemi sarebbero ben maggiore di qualche migliaio di euro investito in titoli.

 

Ora voglio dismettere immobili e terreni. Quando li hanno venduti non ci saranno piu, e la prossima volta?

Invece le leggi per dare flessibilità al lavoro e rendere il nsotro paese attraente per gli stranieri che vogliano farci fabbriche e dare lavoro, quello no, è stato tolto dal maxiemendamento.

 

Un’altra manovra accomodante di breve termine. E fra 10 anni ci risaremo.

 

martedì 8 novembre 2011

Abolizione Vitalizio Parlamentari?

Il giorno 21 settembre 2010 il Deputato Antonio Borghesi dell'Italia dei Valori ha proposto l'abolizione del vitalizio che spetta ai parlamentari dopo solo 5 anni di legislatura in quanto affermava cha tale trattamento risultava iniquo rispetto a quello previsto dai lavoratori che devono versare 40 anni di contributi per avere diritto ad una pensione. 
Ecco com'è finita:

·         Presenti 525

·         Votanti 520

·         Astenuti 5

·         Maggioranza 261

·         Hanno votato sì 22

·         Hanno votato no 498.

i 22 sono: BARBATO, BORGHESI, CAMBURSANO, DI GIUSEPPE, DI PIETRO, DI STANISLAO, DONADI, EVANGELISTI, FAVIA, FORMISANO, ANIELLO, MESSINA, MONAI, MURA, PALADINI, PALAGIANO, PALOMBA, PIFFARI, PORCINO, RAZZI, ROTA, SCILIPOTI, ZAZZERA.
 
Ecco un estratto del discorso presentato alla Camera :
 
Penso che nessun cittadino e nessun lavoratore al di fuori di qui possa accettare l’idea che gli si chieda, per poter percepire un vitalizio o una pensione, di versare contributi per quarant’anni, quando qui dentro sono sufficienti cinque anni per percepire un vitalizio. È una distanza tra il Paese reale e questa istituzione che deve essere ridotta ed evitata. Non sarà mai accettabile per nessuno che vi siano persone che hanno fatto il parlamentare per un giorno - ce ne sono tre - e percepiscono più di 3.000 euro al mese di vitalizio. Non si potrà mai accettare che ci siano altre persone rimaste qui per sessantotto giorni, dimessisi per incompatibilità, che percepiscono un assegno vitalizio di più di 3.000 euro al mese. C’è la vedova di un parlamentare che non ha mai messo piede materialmente in Parlamento, eppure percepisce un assegno di reversibilità.
Credo che questo sia un tema al quale bisogna porre rimedio e la nostra proposta, che stava in quel progetto di legge e che sta in questo ordine del giorno, è che si provveda alla soppressione degli assegni vitalizi, sia per i deputati in carica che per quelli cessati, chiedendo invece di versare i contributi che a noi sono stati trattenuti all’ente di previdenza, se il deputato svolgeva precedentemente un lavoro, oppure al fondo che l’INPS ha creato con gestione a tassazione separata.
Ciò permetterebbe ad ognuno di cumulare quei versamenti con gli altri nell’arco della sua vita e, secondo i criteri normali di ogni cittadino e di ogni lavoratore, percepirebbe poi una pensione conseguente ai versamenti realizzati.
Proprio la Corte costituzionale, con la sentenza richiamata dai colleghi questori, ha permesso invece di dire che non si tratta di una pensione, che non esistono dunque diritti quesiti e che, con una semplice delibera dell’Ufficio di Presidenza, si potrebbe procedere nel senso da noi prospettato,che consentirebbe di fare risparmiare al bilancio della Camera e anche a tutti i cittadini e ai contribuenti italiani circa 150 milioni di euro l’anno.

 
Non ne hanno dato notizia né radio, né giornali, né Tv OVVIAMENTE. Facciamola girare noi !!!

 

 

lunedì 7 novembre 2011

rendere illegale il trattamento privilegiato della classe politica

 

Votate e fate votare !

http://nunteregghepiu.altervista.org

 

Inizia ufficialmente la raccolta firme per rendere illegale il trattamento privilegiato della classe politica

 

Ai sensi degli articoli 7 e 48 della legge 25 maggio 1970 n. 352 la cancelleria della Corte Suprema di Cassazione ha annunciato, con pubblicazione sulla GU n. 227 del 29-9-2011,  la promozione della proposta di legge di iniziativa popolare dal titolo: «Adeguamento alla media  europea  degli  stipendi,  emolumenti,  indennita’  degli eletti negli organi di rappresentanza nazionale e locale».

 

L’iniziativa, nata in modo trasversale ai partiti e promossa dal gruppo facebook “Nun Te Regghe Più”, dal titolo della famosa canzone di Rino Gaetano, ha come obiettivo la promulgazione di una legge di iniziativa popolare formata da un solo articolo: “i parlamentari italiani eletti al senato della repubblica, alla camera dei deputati, il presidente del consiglio, i ministri, i consiglieri e gli assessori regionali, provinciali e comunali, i governatori delle regioni, i presidenti delle province, i sindaci eletti dai cittadini, i funzionari nominati nelle aziende a partecipazione pubblica, ed equiparati non debbono percepire, a titolo di emolumenti, stipendi, indennità, tenuto conto del costo della vita e del potere reale di acquisto nell’unione europea, più della media aritmetica europea degli eletti negli altri paesi dell’unione per incarichi equivalenti”

 

La raccolta firme viene effettuata tramite appositi moduli vidimati depositati negli uffici elettorali dei comuni italiani, qui l’elenco aggiornato in tempo reale dei comuni nei quali è già possibile andare a firmare: http://nunteregghepiu.altervista.org/comuni.htm  

 

L’iniziativa è completamente autofinanziata dai promotori e dagli aderenti quindi la diffusione dei moduli potrà essere non omogenea, eventuali segnalazioni di comuni sprovvisti di moduli potranno essere effettuate direttamente nel gruppo facebook http://www.facebook.com/groups/nunteregghepiu/ o all’indirizzo di posta elettronica[Andy]  legge.ntrp@gmail.com

 

50.000 firme sono il minimo richiesto dalla legge per la presentazione della proposta, 80.000 sono il numero necessario per sopperire ad eventuali errori e anomalie di raccolta ma il vero obiettivo è quello di poter raccogliere le firme di tutti gli italiani stanchi di mantenere i privilegi di una classe politica capace solo di badare ai propri interessi personali. Una firma non costa molto, continuare a restare indifferenti costa molto di più.

 

Andate a firmare nel vostro comune e non fatelo da soli.

 

 

Il «vaffa...» di Iacchetti

Il «vaffa...» di Iacchetti 
ai ministri Brunetta e La Russa

Il conduttore «indignato» lancia i suoi insulti via Facebook. «E tra 15 mesi ci saremo andati pure noi»

MILANO - Enzo Iacchetti si indigna contro i costi della politica via Facebook. Posta così un video sulla sua pagina del popolare social network: t-shirt bianca e occhialini, il comico insulta i ministri della Pubblica amministrazione e Innovazione, Renato Brunetta, e della Difesa, Ignazio La Russa. «Questa settimana - esordisce Iacchetti nel video - mi dice un mio confidente e amico, poi se non è vero lo smentiamo, che alla Camera dei Deputati, che ha già 4.600 dipendenti, sono stati assunti altri 33 dipendenti quindi: vaffanculo Brunetta». Poi, prosegue Iacchetti «leggo sul Corriere di ieri che La Russa ha comperato 19 Maserati blindate per trasportare dei generali e allora diciamo: vaffanculo anche a La Russa. In questo modo - aggiunge - si possono scrivere tutte le lettere del mondo (probabilmente il comico allude alla lettera d'intenti all'Unione europea ndr.) ma fra una quindicina di mesi saremo andati affa... pure noi. Bisogna cominciare a incazzarsi un attimino», conclude Iacchetti.

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guarda anche il video!

sabato 5 novembre 2011

il blog di Andrea Magrini

benvenuto blog,
ti apro perche sento l'esigenza di una pagina condivisibile, in cui appuntare idee e commenti sullo scenario economico e sociale.

parlano tutti di crisi, per me è in corso un cambio epocale risultato di decenni di democrazia buonista e accomodante.